TITOLO ESAURITO
In questo racconto-verità, preceduto da una favola di Andrea Giuntini e Roberto Innocenti, c’è la testimonianza di artisti, genitori e ricercatori, su una malattia devastante che ruba alle bambine la capacità di comunicare, rendendole del tutto dipendenti dagli altri.
Mentre cercano di capire i misteri della sindrome di Rett, un gruppo di ricercatori scientifici scopre che l’arte nelle sue varie forme riesce a spezzare l’isolamento delle “bambine dagli occhi belli” e può arrivare a toccare corde che la scienza fa fatica a comprendere.
Se potessimo scegliere un unico simbolo per questa nostra storia sicuramente sceglieremmo il viaggio.
Questo è esattamente l’elemento che il Maestro Roberto Innocenti ha colto nella favola di Andrea Giuntini ispirata a questa storia vera e lo ha trasformato in una dozzina di tavole bellissime e poetiche. Il viaggio può corrispondere alla volontà incrollabile di un genitore che cerca la soluzione ai problemi di salute di una figlia o alla curiosità di un ricercatore che vuole capire i meccanismi alla base di una malattia.
Infine il nostro viaggio può anche simboleggiare il percorso di chi vorrebbe tentare di capire l’eterno mistero di perché l’arte, attività “apparentemente inutile”, diventi utile o addirittura indispensabile.
“Nello sguardo di queste bimbe c’è una tristezza che non può far parte dell’infanzia.”
(Roberto Innocenti)
Per espressa volontà degli Autori, il ricavato dei diritti di copyright di questa opera sarà devoluto a favore di progetti di ricerca scientifica e assistenza, principalmente nell’ambito delle sindromi dello spettro autistico.